
Il kefir o chefir è un prodotto originario del Caucaso e noto anche come “miglio del profeta” e deriva dalla parola armena “keife” che significa benessere. Il kefir è una bevanda a base di latte, dalla consistenza cremosa simile allo yogurt (tanto che lo troviamo accanto allo yogurt al supermercato). Si ottiene utilizzando il latte fresco e i fermenti (o granuli) di kefir, formati da un polisaccaride -chiamato kefiran– che ospita colonie di batteri, in associazione simbiotica tra loro. In pratica, la bevanda si ottiene proprio dalla fermentazione del latte ad opera di questi fermenti.
A differenza dello yogurt che contiene solo 2 batteri (Lactobacillus bulgarigus e Streptococco thermophilus) il kefir ne contiene molti di più, tra cui il Lactobacillus acidophilus, un batterio “buono” che rinforza le mucose intestinali e le protegge dall’attacco dei batteri nocivi, soprattutto quando in presenza di stati infiammatori. Inoltre, ha un gusto leggermente acido e frizzante ed è più liquido rispetto allo yogurt.
Il kefir è un buon probiotico, poiché i microrganismi presenti sono in grado di raggiungere l’intestino vivi e attivi, cioè sono capaci di moltiplicarsi e di colonizzare il microbiota intestinale con effetti benefici sull’organismo. Inoltre, alcuni microrganismi presenti nel kefir possono produrre sostanze antagoniste nei confronti di quelli nocivi, come acidi organici e batteriocine, che interferiscono con l’adesione di batteri patogeni nella mucosa intestinale, contribuendo potenzialmente al riequilibrio e al miglioramento della salute intestinale.
Il kefir garantisce un apporto ottimale di calcio, magnesio, fosforo e zinco, vitamine del gruppo B (soprattutto B9 e B12) e vitamina K. Contiene inoltre triptofano, un amminoacido che agendo sul sistema nervoso contribuisce a calmare gli stati di iperattività e di insonnia.
Da un punto di vista nutrizionale 100g di kefir ottenuto da latte vaccino intero danno un apporto calorico di circa 74 kcal. I grassi sono circa 4,5 g di cui 2,9 g saturi, le proteine, ad alto valore biologico sono circa 3,7 g, mentre i carboidrati sono intorno ai 4 g.
Ne consiglio l’assunzione a colazione oppure come spuntino (magari accompagnato da frutta fresca, frutta secca o semi oleosi). Nel caso in cui si opti per la versione yogurt di kefir (e non un latte o una bevanda di kefir) consiglio di acquistare il prodotto naturale e bianco, non addizionato di zuccheri, tipico dei gusti alla frutta.
Il kefir viene generalmente considerato idoneo alla maggior parte dei regimi alimentari. Fanno eccezione alcuni casi che rientrano nella nutrizione clinica o comunque legati a condizioni particolari. Per esempio, seppur il kefir sia un alimento tollerato da chi non digerisce il lattosio, rimane comunque di difficile gestione per chi è intollerante alle proteine del latte. Inoltre, in caso di disturbi legati all’apparato gastrointestinale l’assunzione di kefir deve essere valutata attentamente. Ovviamente, è bene ricordare che in nutrizione non esiste mai una regola generale o alimenti perfetti per tutti, ma la frequenza settimanale e la scelta dipendendo dalle esigenze di ognuno, devono essere valutate per ogni singolo caso.