Il fagiolo Zolfino

Viene chiamato “Zolfino” per via del suo colore che ricorda quel giallo tipico dello zolfo. Ma ci si riferisce a lui anche chiamandolo “fagiolo del cento”, questo perché viene seminato in primavera, intorno al centesimo giorno dell’anno.

Il fagiolo zolfino è stato riscoperto in tempi relativamente recenti ed oggi è tutelato e valorizzato dal marchio IGP.

Viene prodotto in un’area circoscritta che si estende in prossimità del Pratomagno, nella provincia di Arezzo, (tra piccoli paesini che vi consiglio di visitare data la loro bellezza!). Sono proprio le tipicità di questi territori, l’altitudine così come le caratteristiche del suolo a permettere la coltivazione del fagiolo zolfino.

Si tratta di un legume unico, a dir poco squisito, molto digeribile data la presenza di una buccia finissima. Si gusta al meglio secondo la preparazione tradizionale “al fiasco” semplicemente condito con dell’olio extravergine di oliva.

Questo focus ci racconta di come, la tradizione si sposi in maniera esemplare con la necessità imprescindibile di garantire e recuperare la straordinaria biodiversità delle nostre terre…con gusto!