
È noto a tutti quanto sia importante consumare 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura. Ma è solitamente meno chiaro quali siano i vantaggi di consumarle “di stagione”.
Prima dell’avvento delle moderne tecniche in agricoltura, era comune poter trovare, in ogni stagione, solo quei prodotti che potevano essere coltivati in quel determinato periodo dell’anno. Questo perché, semplicemente, la crescita dei prodotti agricoli dipendeva esclusivamente dal clima e da altre condizioni naturali di crescita. A differenza di un passato neppure troppo lontano, oggi, invece, è possibile trovare praticamente qualsiasi frutto o verdura, indipendentemente dal periodo dell’anno.
È interessante comprendere che, i vantaggi di scegliere prodotti di stagione, non interessano solo la nostra salute, ma anche l’ambiente che ci circonda.
Mangiare cibi di stagione significa anche cibarsi di prodotti di maggiore qualità. La stagionalità garantisce il meglio delle proprietà di ciascun frutto e di ciascun ortaggio, crescendo questi secondo i ritmi naturali. Per questo contengono più sali minerali, vitamine, antiossidanti rispetto agli stessi prodotti fuori stagione.
In poche parole, ogni stagione ci offre il cibo di cui il nostro organismo ha bisogno! Ad esempio, le zucchine, il melone, l’anguria sono protagonisti indiscussi dell’estate e sono ricchi di acqua e sali minerali. Questi, ci aiutano a contrastare la perdita di liquidi; ottobre, invece, si colora di arancio e abbiamo la zucca, molto ricca di vitamina A, con la sua azione antinfiammatoria e mucolitica sull’apparato respiratorio. Altro esempio sono gli agrumi che, ricchi di vitamina C, maturano proprio in autunno, periodo dell’anno in cui le nostre difese immunitarie sono messe alla prova.
Questi prodotti, inoltre, non hanno bisogno di trattamenti chimici (pesticidi, fertilizzanti ecc.) per maturare. Ugualmente, non necessitano di una lunga conservazione nelle celle frigorifere, per arrivare poi alle nostre tavole dopo lunghi viaggi e numerosi sbalzi di temperatura, che andranno ulteriormente a incidere sulla qualità e anche sul loro sapore.
In termini di ambiente, utilizzando il criterio della stagionalità, inoltre, si riducono costi e tempi di trasporto, facendo così fare al cibo meno chilometri su gomma o in aereo e si acquistano così ortaggi e frutta che mediamente hanno un impatto sull’ambiente, relativo alla loro coltivazione, assai più sostenibile.
Inoltre, i prodotti di stagione sono altamente legati al territorio di origine, andando a rafforzare il concetto di km 0 e favorendo così le piccole produzioni locali.
Infine, seguire la stagionalità permette di variare molto la nostra alimentazione, evitando di limitarci a scelte monotone. Non smetterò mai di ricordare che l’alimento perfetto non esiste, ma variando il più possibile le nostre scelte possiamo bilanciare pregi e difetti dell’uno o l’altro alimento sommandoli tra loro.
Sicuramente il “contro” potrebbe essere percepito come l’impossibilità di gustare i nostri prodotti preferiti tutto l’anno. Ma ciò che è certo è che il sapore forte e deciso di quando saranno in stagione saprà sicuramente ripagare l’attesa.
Ci verrà sicuramente perdonata una pizza con i fiori di zucca o delle zucchine trifolate a dicembre, ma non bisogna mai dimenticarsi di quanto piccoli gesti e scelte quotidiane, possano avere un grande impatto per noi e l’ambiente che ci ospita.